Interventi
INTERVENTO DR. GIUSEPPE MELE
Presidente di Paidòss
“L’Italia dell’assistenza all’infanzia è segnata da profonde disuguaglianze, le possibilità dei bambini e delle loro famiglie di trovare un servizio sanitario pubblico di qualità variano da Regione a Regione, da un’area territoriale all’altra. Il fenomeno è conclamato da oltre 10 anni, da quando è stata attivata la riforma federalista del welfare senza definire gli standard minimi, capaci di garantire il godimento di uguali servizi e diritti su tutto il territorio nazionale.
Da tempo aspettiamo i LEA (Livelli essenziali di assistenza) pediatrici e puntualmente vengono disattesi dal Piano Sanitario Nazionale.
Questo sistema è destinato sempre più ad aggravarsi in un contesto segnato da vincoli di spesa imposti dall’Europa e dalla riduzione dei trasferimenti statali destinati a finanziare le politiche sociali in conseguenza della crisi economica. Gli ultimi dati fanno emergere un ulteriore peggioramento dei gap territoriali in quanto si registra una diminuzione in molte regioni del mezzogiorno. Insomma la spesa sociale e sanitaria nel suo complesso presenta preoccupanti disuguaglianze e gli squilibri maggiori riguardano proprio l’infanzia.
Non solo: se il sistema di spesa sociale e sanitario delle regioni del centro Nord, maggiormente strutturato e articolato, presenta una rete di associazioni tra comuni che offre opportunità di accesso ai servizi sanitari anche ai residenti dei centri più piccoli, nel mezzogiorno i comuni non adottano forme associative e consortili e non fanno rete.
Non sono solo le indagine laboratoristiche, cliniche a segnare il passo, ma è la prevenzione nel suo complesso che registra un preoccupante arresto e l’accesso ai servizi socio-sanitari si evidenzia soprattutto nell’ambito dei minori affetti da patologia cronica, minori disabili, degli adolescenti affetti da dipendenza e dai 720.000 minori che vivono in povertà assoluta.”
Vedi intervista del TG1 al Presidente Giuseppe Mele
Presidente di Paidòss

Da tempo aspettiamo i LEA (Livelli essenziali di assistenza) pediatrici e puntualmente vengono disattesi dal Piano Sanitario Nazionale.
Questo sistema è destinato sempre più ad aggravarsi in un contesto segnato da vincoli di spesa imposti dall’Europa e dalla riduzione dei trasferimenti statali destinati a finanziare le politiche sociali in conseguenza della crisi economica. Gli ultimi dati fanno emergere un ulteriore peggioramento dei gap territoriali in quanto si registra una diminuzione in molte regioni del mezzogiorno. Insomma la spesa sociale e sanitaria nel suo complesso presenta preoccupanti disuguaglianze e gli squilibri maggiori riguardano proprio l’infanzia.
Non solo: se il sistema di spesa sociale e sanitario delle regioni del centro Nord, maggiormente strutturato e articolato, presenta una rete di associazioni tra comuni che offre opportunità di accesso ai servizi sanitari anche ai residenti dei centri più piccoli, nel mezzogiorno i comuni non adottano forme associative e consortili e non fanno rete.
Non sono solo le indagine laboratoristiche, cliniche a segnare il passo, ma è la prevenzione nel suo complesso che registra un preoccupante arresto e l’accesso ai servizi socio-sanitari si evidenzia soprattutto nell’ambito dei minori affetti da patologia cronica, minori disabili, degli adolescenti affetti da dipendenza e dai 720.000 minori che vivono in povertà assoluta.”
Vedi intervista del TG1 al Presidente Giuseppe Mele
INTERVENTO ON. FRANCESCA MARTINI

Se, al di fuori da ogni retorica, recuperassimo invece il concetto di "bisogno naturale" comprenderemmo a pieno le motivazioni profonde che hanno ispirato la nascita di Paidòss, un Osservatorio dedicato alla salute dell'infanzia e dell'adolescenza, di cui mi onoro di fare parte.
Il sistema sanitario italiano senza dubbio si distingue in Europa e nel mondo per il suo carattere universalistico, per le eccellenze diffuse e per la presenza di pediatri dediti ad assistere i più piccoli a partire dai primi giorni di vita. Ma si contraddistingue anche per modelli organizzativi di competenza regionale che si differenziano per efficienza e sostenibilità.
In un momento in cui il nostro Paese, come altri in Europa, vive una profonda crisi economica, Paidòss si è proposto tra i propri obiettivi quello etico per eccellenza: tutelare la salute e lo sviluppo psicofisico dei bambini ed essere stimolo alle istituzioni pubbliche e private affinché l'Italia possa sempre rappresentare un baluardo nel mondo nelle cure e nell'assistenza in età pediatrica.”
INTERVENTO ON. ANNA SERAFINI
Responsabile Forum Infanzia e Adolescenza
